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RUOLI TATTICI
"Informazioni pubblicate per gentile consessione di Soft Air Dynamics - www.softairdynamics.it"
IL
COMANDANTE

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IL
COMANDANTE
L'importanza di questo ruolo, in una
formazione di Soft Air, è direttamente proporzionale alle dimensioni della
squadra. Quanto più è numeroso il team, tanto maggiore è I'esigenza di
accentrare in solo figura le funzioni di controllo e coordinamento del
gruppo. In questo caso, dunque, si ha una specializzazione del ruolo di
comando. AI contrario, laddove ad operare è una pattuglia di pochi uomini,
l'esigenza di figure specializzate risulta meno marcata, i ruoli tendono a
sfumare, a farsi intercambiabili e il sistema gerarchico viene in gran
parte sostituito dall'autoresponsabilizzazione personale. In questa scheda
illustriamo la figura del comandante nella sua concezione più classica:
quella di leader del team, esclusivamente preposto alle funzioni di
comando. Un personaggio cosi non ha bisogno di particolari
equipaggiamenti: più è leggero, meglio svolgerà il proprio lavoro. le sue
doti sono tutte interiori: intelligenza, prontezza, carisma, esperienza,
autocontrollo ne fanno il capo nell'accezione più letterale. E' lui il
cervello della squadra, e come tale deve disporre degli strumenti che gli
consentano di vedere, capire e comunicare: un piccolo binocolo da campo (a
intensificazione di luce in caso di notturna) per osservare la manovra, un
comodo portamappa per gestire il carteggio e una radio con cui trasmettere
gli ordini agli uomini. Sarà inoltre dotato di una buona back-up, in caso
d'improvviso contatto col nemico, e magari di una capace SMG, che gli
consenta di contribuire al fuoco di squadra senza perdere in agilità. Per
le buffetterie dara la preferenza a un comodo gilet tattico, robusto e
leggero, provvisto di numerose tasche in cui riporre gli accessori minuti.
Il comandante dev'essere immediatamente riconoscibile dai propri uomini ma
non dagli avversari. Per differenziarsi, potrà indossare un copricapo che
lo renda visibile senza trasformarsi in un cartello stradale, come un
basco grigio tipo SAS o un basco verde tipo Legione Straniera a Guardia di
Finanza. Se dirigerà il fuoco da postazione fissa a do posizione defilata,
potrà permettersi il lusso di non curare troppo il mimetismo. In tal caso,
una bella rimboccata di maniche sarà ampiamente
perdonata.
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SNIPER
BOSCHIVO

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SNIPER
BOSCHIVO
La missione dello sniper di fanteria è quella di
selezionare e ingaggiare i bersagli che vanno oltre il campo del fuciliere
normale. In questo modo lo sniper crea feriti tra il nemico, impaurisce i
suoi soldati, ritarda il loro movimento, crea confusione e abbassa il morale
delle truppe avversarie. Per diventare tiratori scelti dovete essere in grado
di padroneggiare un gran numero di capacità. Il tiro di precisione non
implica soltanto che siate degli esperti tiratori. Sono ugualmente importanti le
vostre abilità di movimento furtivo, valutazione della distanza, osservazione,
occultamento, lettura delle mappe e registrazione delle informazioni. Dovrete
operare da soli per lunghi periodi in condizioni avverse, con un'intelligenza,
decisione e fiducia in voi superiori alla media. Gli sniper possono sostenere
missioni offensive o difensive, in quanto il ruolo di cecchino ha compiti molto
flessibili, possono agire da soli o in coppia.
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SNIPER
URBANO

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SNIPER
URBANO
Negli scenari urbani che prevedono una squadra
in difesa ed una in attacco, il ruolo del cecchino assume particolare
rilievo tattico. In posizione difensiva, l'urban sniper è meno mobile del
suo omologo campale, trovandosi quasi sempre a presidiare settori stretti
e passaggi obbligati; questo ne fa un elemento di più di linea che di
disturbo, e non è raro, in situazioni particolarmente statiche, vedere
squadre interamente formate da tiratori scelti. In posizione offensiva, e
in particolare negli scenari tipo SAS o SWAT (operazioni antiterrorismo,
liberazione ostaggi eccetera, la funzione dello sniper è spesso
risolutiva, trattandosi di eliminare "chirurgicamente" avversari
pericolosi, irriducibili e inavvicinabili. L'urban sniper non ha
particolari esigenze di mimetismo, ma deve sapersi schermare perfettamente
in modo da effettuare il tiro tenendosi al riparo. La sua tenuta sarà
preferibilmente di tipo urban, comoda, leggera e resistente. Svolgendo
anche funzioni di osservatore, il nostro uomo dovrà essere munito di
radiocuffia e possibilmente anche di un piccolo binocolo da
compo.
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L'ESPLORATORE

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L'ESPLORATORE
L'esploratore è un elemento importantissimo ai
fini della missione dalla sua capacità di muoversi orientarsi e di
cogliere ogni particolare del terreno a volte dipendono le sorti
del'intera squadra. Il suo equipaggiamento dev'essere votato alla massima
leggerezza e silenziosità per consentire agevolezza e velocità dei
movimenti ed evitare ogni rumore. L'arma sarà leggera e poco ingombrante,
ma con elevata autonomia di fuoco; non mancherà tra gli accessori
personali, un piccolo binocolo per l'osservazione L'esploratore in fase di
l'avanzata ha un ruolo così importante do mettere in ombra lo stesso
caposquadra, in quanto da lui dipendono tutte la azioni del team. Se
possibile, è bene che in squadra vi siano almeno due esploratori da
avvicendare ogni 20-30 m.
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SWAT

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SWAT
Unità speciali,
di solito appartenenti ai corpi di polizia (ma talvolta anche alle forze
armate), addestrate per compiere missioni di sicurezza civile altamente
rischiose, come la liberazione di ostaggi, la cattura di terroristi, la
bonifica di carceri in rivolta eccetera. Esempi celeberrimi, oltre ai
citati GSG-9, sono britannici SAS, gli americani SWAT, gli italiani GIS e
NOCS, i francesi GIGN. Le imprese di questi corpi speciali sono entrate
nella leggencla, e non sorprende che tanti softgunner coltivino un vero e
proprio culto degli "uomini in nero" e si facciano in quattro per
procurarsene gli equipaggiamenti. Tanto più che gli scenari urbani a tema
"terroristico" stanno diventando una moda, e quindi è un must avere la
dotazione adatta. Sebbene talune unità, come gli SWAT americani,
utilizzino, anche uniformi grigie a le classiche Urban Camo a tre colori
(nero/grigio/bianco) sicuramente adattissime all'ambiente urbano - la
maggior parte delle forze cli sicurezza predilige il nero o il blu scuro.
Per quale ragione? Non certo in funzione di eventuali operazioni notturne,
ma piuttosto per una ragione psicologica: sembra che il nero renda la
figura più minacciosa e temibile agli occhi dell'avversario. E' chiaro,
che nel Soft Air non è indispensabile equipaggiarsi esattamente come un
SAS o uno SWAT per simulare un'azione antiterrorismo, ma trattandosi di un
gioco è naturale che l'aspetto scenografico - in questo caso il gusto per
la ricostruzione minuziosa - abbia un ruolo importante nella scelta del
materiale. La nostra testa di cuoio sarà dunque munita di tutti - a quasi
tutti - gli accessori usati dai veri SAS o SWAT per operare efficacemente.
In questa scheda offriamo un piccolo assaggio di quelli disponibili sul
mercato civile.
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Il
combattente MAWC

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Il
combattente MAWC
Dotazione pressochè standard per i soldati dei
Paesi nordici, la tuta mimetica da neve è uno degli equipaggiamenti
distintivi dei corpi da montagna a ambiente artico, quali gli Alpini
italiani, i MAWC britannici. Questi ultimi, in particolare, uniscono le
prerogative delle truppe alpine e quelle dei corpi anfibi (non a caso la
sigla significa Mountain and Arctic Warfare Cadre) e sono probabilmente i
migliori specialisti di "querra fredda" esistenti al mondo. Ora che
l'inverno è arrivato, e dunque è stagione di neve, sicuramente molti
softgunner vorranno provare il "brivido" del combattimento alla finnica.
Allo scopo, per i più esigenti, esistono delle stupende tute invernali in
Gore-Tex, impermeabili e termoisolanti, che offrono, essendo reversibili,
la possibilita di scegliere tra il mimetismo winter e quello woodland. La
soluzione più classica e diffusa resto in ogni caso la sovratuta: giacco,
pantalone a poncho in tessuto bianco e leggero, da indossare sopra la
tenuta da combattimento vera e propria. D'altra parte basta una semplice
K-way bianca, tipo quelle usate dagli operai delle aziende alimentari, per
mimetizzarsi nella neve. Quello che conta è proteggersi bene dal freddo
indossando indumenti caldi e soprattutto calzature adeguate, come un bel
paio di scarponi da montagna, meglio se di tipo militare. Per le
buffetterie, il top sarebbe disporre di quelle apposite bianche, ma sono
difficili do trovare e comunque non tutti gli eserciti le usano, anche
perchè molti militari (come gli stessi MAWC) hanno l'abitudine di
indossare le buffetterie sotto la sovratuta. Quest'ultima, non a caso, è
provvista di false tasche passanti per consentire l'accesso al giberne,
portacaricatori eccetera.
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"Informazioni pubblicate per gentile consessione di Soft Air Dynamics - www.softairdynamics.it"


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** paTch**









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